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3 Gennaio 2020Teamviewer è un software sviluppato dall’omonima azienda tedesca che viene utilizzato per il controllo remoto del computer.
Per l’uso personale risulta essere totalmente gratuito mentre per l’uso commerciale è invece previsto l’acquisto di una licenza che permette l’accesso facilitato delle sessioni.
La prima versione di tale programma fu rilasciata nel lontano 2005, e da allora è stato continuamente aggiornato e migliorato approdando progressivamente anche su Mac e sui sistemi Android, Linux e Iphone.
Assistenza remota con TeamViewer
Ad oggi è addirittura possibile creare collegamenti tra PC e cellulare, di qualunque sistema operativo questi facciano uso.
L’idea che ha permesso la nascita di tale software è appunto quella dell’assistenza remota, ovvero di poter lasciar entrare un secondo utente nel nostro computer per ricevere una assistenza di qualunque tipo, che sia essa a carattere privato o aziendale.
Il segreto del suo successo è riconducibile alla estrema semplicità di utilizzo in contrapposizione con altri software che svolgono funzioni simili o con altre metodologie che avrebbero previsto, per ottenere lo stesso risultato, la modifica di alcune impostazioni del modem.
Come funziona TeamViewer
Come detto sopra, il procedimento è molto semplice.
È anzitutto necessario che entrambi gli utenti coinvolti abbiano installato sul proprio dispositivo una copia di questo software.
L’utente che ha intenzione di ricevere assistenza dovrà aprire il programma e subito andrà a notare che gli vengono assegnati un “ID” e una “password” ricadenti sotto la sezione “consenti controllo remoto”; è importante che annoti tali dati, in quanto serviranno successivamente all’altro utente.
Il secondo utente, che chiameremo “ospite”, avvierà a sua volta il programma.
Quest’ultimo però dovrà porre attenzione all’altra sezione della schermata, quella sottostante a “controlla computer remoto”.
A questo punto all’utente ospite viene chiesto in primo luogo l‘ID del computer dell’utente da controllare, nello spazio denominato “ID interlocutore”; il dato dovrà quindi essergli fornito dal primo utente che intende ricevere assistenza.
Se il numero ID comunicato all’utente ospite è corretto, si aprirà una seconda schermata dove viene fatta un ulteriore richiesta: la password.
Anche in questo caso, l’utente che ha intenzione di ricevere assistenza dovrà comunicare all’utente ospite la propria password per consentirgli infine l’accesso sul suo dispositivo.
A questo punto, l’utente ospite è entrato nel pc del primo utente.
Per muoversi all’interno del pc, l’ospite potrà utilizzare il proprio mouse e la propria tastiera, e il controllo remoto gli apparirà come nulla di più di un programma aperto dal desktop; potrà tornare alla schermata del proprio PC quando vuole, semplicemente riducendo a icona.
Come dicevamo prima TeamViewer per utilizzo personale è totalmente gratuito e potete scaricarlo qui
L’importanza della connessione web per Teamviewer
Lavorare sul pc a distanza è molto comodo, ma è molto importante la velocità della connessione internet sia di chi si connette che di chi fa connettere
La velocità di recepimento dei comandi impartiti dall’ospite dipende ovviamente dalla velocità di internet, ma è presente una funzione all’interno del programma che permette di “sacrificare” un po della risoluzione visualizzata dall’ospite in favore di una maggiore velocità: la funzione è stata appositamente creata a causa dei vari e numerosi problemi di “lag” (cioè ritardo nella risposta ai comandi dati) che affliggevano gli utenti in sessione remota soprattutto quando, nei primi anni di utilizzo e sviluppo, questi spesso non possedevano una linea internet sufficientemente veloce.
Qualora si presentasse un problema di rallentamento o addirittura il computer ospite si bloccasse, l’azione maggiormente consigliata è quella di riavviare il computer che sta ospitando la sessione.
Con gli ultimi aggiornamenti sono state implementate delle funzioni che permettono la comunicazione (via chat scritta, vocale o addirittura in videochiamata) tra i due utenti coinvolti, oltre alla possibilità di scambiarsi dei file (dal menù File & Extra).
Un ulteriore e successivo aggiornamento ha permesso la partecipazione di ulteriori utenti alla sessione remota.
In qualunque momento uno dei due utenti prema la X rossa per chiudere TeamViewer, il collegamento si interromperà immediatamente; così come nel caso in cui anche solo uno dei due proceda a riavviare o spegnere il computer.
Utilizzare TeamViewer per aggiustare/riparare il software di un altro pc
La stragrande maggioranza degli utenti che permettono ad un secondo operatore di controllare il proprio PC lo fa sfruttando la motivazione che ha spinto alla creazione di questo software: chiedere assistenza.
Infatti è bene sottolineare come l’utente che prende possesso di un PC altrui abbia “pieni poteri” nella gestione dello stesso, persino nella modifica dei registri di sistema e potendo arrivare addirittura a spegnere il dispositivo che sta controllando.
Queste facoltà permettono altresì al “controllore” di eseguire aggiornamenti o modifica delle impostazioni per permettere al “controllato” di tornare ad utilizzare senza problemi il proprio dispositivo.
Come è facile immaginare, vi sono stati anche alcuni casi in cui chi controllava il dispositivo si è spinto fino a danneggiare e rubare file del PC controllato; ciò rende perfettamente l’idea di come l’utente controllore possa comportarsi esattamente come se si trovasse da solo dinanzi al PC dell’utente che l’ha lasciato accedere.
Per questo motivo è di fondamentale importanza che l’utente, proprietario del computer sotto controllo remoto, rimanga dinanzi allo schermo e interrompa la sessione non appena noti qualcosa di strano nell’operato dell’altro utente.
All’utilizzo privato del software si affianca, come già accennato in apertura, un utilizzo mediante acquisto di licenza dedicato alle aziende.
A causa della digitalizzazione delle imprese è facile immaginare come un software simile sia di fondamentale importanza nella risoluzione rapida e precisa di problematiche di carattere informatico.
In questi casi il software viene affidato nelle mani di uno o più referenti informatici che avranno il compito di ricevere le richieste di assistenza, utilizzando TeamViewer per risolvere i problemi presenti nei computer degli altri impiegati.
Si tratta fuor di dubbio, quindi, di un software tanto utile quanto “invasivo”, per questo motivo gli utenti sono consigliati di permettere l’accesso alle sole persone a cui si è fatta richiesta e in cui si ripone piena fiducia.